Disturbo da attacchi di panico e agorafobia

Gli attacchi di panico sono momenti improvvisi di intensa ansia o paura; momenti in cui alcuni dei sintomi fisiologici dell'ansia si sviluppano improvvisamente e raggiungono il loro picco sintomatologico in 10 minuti.

Gli attacchi di panico sono momenti improvvisi di intensa ansia o paura; momenti in cui quattro (o più) dei seguenti sintomi si sviluppano improvvisamente e raggiungono il loro picco sintomatologico in 10 minuti:

  • Palpitazioni
  • Sudorazione profusa
  • Tremori
  • Mancanza di respiro
  • Sensazione di soffocamento
  • Dolore o fastidio al petto
  • Nausea o dolori addominali
  • Sensazione di sbandamento, di instabilità, di svenimento o stordimento
  • Sensazioni di intorpidimento o formicolio
  • Vampate di calore o brividi
  • Sentimenti di irrealtà o di essere distaccati da se stessi
  • Paura di perdere il controllo o di impazzire
  • Paura di morire

Noterete che gli ultimi due sintomi citati sono diversi da tutti i precedenti perché sono paure e non sensazioni fisiche. Una delle cose più spaventose di un attacco di panico è il fatto che chi lo sta vivendo non abbia alcuna idea di cosa gli stia accadendo o del perché gli stia succedendo. Non sembra esserci alcuna ragione per questi sintomi fisici improvvisi e intensi: la maggior parte delle persone li interpreta come segnali di una imminente perdita completa di controllo, di un attacco di cuore o addirittura segnale di prossima morte o follia. In altre parole, i sintomi vengono interpretati come un segno che qualcosa di pericoloso e terribile stia accadendo. Come potrete capire durante il trattamento, questa interpretazione è molto importante perché può contribuire involontariamente al ciclo del panico.

Un disturbo da attacchi di panico si verifica quando una persona ha sia attacchi di panico sia la paura persistente di averne un altroo la paura costante di perdere il controllo o di avere un attacco cardiaco o di impazzire. Se la persona evita situazioni e luoghi per paura che questi possano scatenarle un attacco soffre di una condizione chiamata “disturbo da attacchi di panico con agorafobia”.

L'agorafobia si manifesta quando la persona è in forte ansia nell'essere in luoghi o situazioni in cui potrebbe avere un attacco di panico. Perciò la persona potrebbe comportarsi nei seguenti modi:

  • Evitare queste situazioni;
  • Spostarsi e frequentare luoghi solo se in presenza di un accompagnatore;
  • Tentare di sopportare queste situazioni, nonostante una forte ansia.

Più comunemente l'agorafobia comporta la paura di andare in luoghi in cui potrebbe essere difficile o imbarazzante allontanarsi rapidamente nel caso si abbia un attacco di panico e bisogno di scappare; oppure la paura di andare in luoghi dove non ci sarebbe un rapido accesso a cure mediche.

Recenti indagini hanno verificato che circa il 2% della popolazione adulta ogni anno soffre di disturbo da attacchi di panico con agorafobia. Questo significa una persona ogni cinquanta. Il disturbo da attacchi di panico ha la stessa prevalenza tra uomini e donne, ma l'agorafobia è due volte più comune tra le donne di quanto lo sia tra gli uomini. Gli studi hanno anche verificato che ben il 40% delle persone hanno avuto almeno un attacco di panico spontaneo nella loro vita ma non hanno di seguito sviluppato il disturbo da attacchi di panico (che, come indicato sopra, consiste non solo negli attacchi di panico ma anche nella costante paura che questi si manifestino).

Due soli tipi di trattamento hanno dimostrato scientificamente di aiutare le persone a superare il disturbo da attacchi di panico e agorafobia. Uno è la terapia cognitivo-comportamentale (di seguito chiamata anche “CBT”), e l'altro è l'utilizzo di una terapia farmacologica che preveda l'utilizzo di farmaci antidepressivi triciclici o di farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI).

Lo studio VivaMente propone, dopo una accurata valutazione diagnostica iniziale, un trattamento psicologico per il disturbo da attacchi di panico che segue i più aggiornati protocolli della terapia cognitivo-comportamentale. La terapia seguirà e tratterà i seguenti argomenti:

  • Psicoeducazione circa i sintomi fisici di panico, il ruolo degli evitamenti e l'influenza prodotta dai pensieri e dalle paure;
  • Modifica dei pensieri e delle paure circa i sintomi fisici del panico;
  • Esposizione graduale a luoghi in cui potrebbe verificarsi il panico;
  • Esposizione graduale alle sensazioni fisiche del panico;
  • Tecniche di riduzione dei sintomi d'ansia e dell'iperventilazione.

Gli studi di efficacia dicono che per ogni tre persone trattate con la CBT, una sarà completamente libera da attacchi di panico in seguito al trattamento; gli altri due mostreranno segni di miglioramento ma non saranno completamente liberi dalla sintomatologia.

Invece solo una persona per ogni sei trattate con farmaci, sarà libero dal panico. L'effetto persiste sino a quando la persona continuerà ad assumere farmaci. Le restanti 5 possono essere migliorate, ma non completamente libere dal panico. Quindi, si ha una maggiore possibilità di dominare gli attacchi di panico con la CBT che con i farmaci. È importante inoltre ricordare che con la CBT il miglioramento continua e persiste dopo la conclusione del trattamento. Questo semplicemente perché avete imparato nuovi modi di affrontare la vostra ansia!

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