Disturbo ossessivo compulsivo

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (abbreviato nel testo in DOC) è un disturbo d’ansia caratterizzato pensieri intrusivi e indesiderati, chiamati “ossessioni” e rituali mentali o comportamentali, chiamati “compulsioni”.

Le ossessioni sono pensieri, immagini mentali o impulsi che si manifestano nella tua mente nonostante qualunque tuo tentativo di bloccarli e di evitarli. Riguardano sempre qualcosa di pericoloso o di estremamente spiacevole e il loro manifestarsi ha l’effetto di farti provare una forte e crescente ansia, oppure un particolare senso di colpa oppure una estrema paura che quei pensieri o immagini mentali si realizzino. Esempi di questi pensieri intrusivi possono essere: “avrò chiuso il gas prima di uscire?” (magari la mia casa potrebbe esplodere…) oppure “le mie mani sono contaminate” (potrei ammalarmi). Le ossessioni possono essere anche, come detto in precedenza, immagini mentali di cose terribili o azioni inqualificabili, così come ad esempio l’immagine di te stesso che accoltelli qualcuno o che ti getti sotto un treno o pulsioni a fare qualcos'altro che tu non vorresti assolutamente fare. Le ossessioni sono sempre disturbanti e spiacevoli perché il loro focus è sempre centrato su qualcosa che per te è particolarmente importante e che per te sarebbe particolarmente spiacevole se si avverasse. La gran parte delle persone cerca di gestire questi pensieri intrusivi con delle auto-rassicurazioni, focalizzandosi sull'idea che i pensieri, in quanto tali, non sono parte della realtà. Oppure compiendo azioni che riducono il rischio che il pensiero disturbante si avveri (ad esempio: rientrare in casa a controllare il gas oppure lavarsi le mani).
Le compulsioni potrebbero essere qualunque gesto tu compia in risposta ad un’ossessione per cercare di prevenire che quest’ultima si manifesti o per eliminare qualsiasi tipo di timore che l’emergere dell’ossessione abbia prodotto in te. Le compulsioni potrebbero essere comportamenti visibili (così come, per gli esempi precedenti: ripetuti controlli del gas o ripetuti lavaggi delle mani) o potrebbero essere cose che tu fai nella tua mente e che nessun altro potrebbe osservare, come ad esempio pregare, contare o ripetere parole o infine cercare di “controllare il tuo proprio pensiero”. Le compulsioni sono anche dette “rituali” perché la gran parte delle persone che soffre di questo disturbo ritiene che i comportamenti messi in atto – visibili o invisibili che siano – debbano essere svolti in una maniera estremamente precisa e codificata per poter essere efficaci; inoltre capita spesso di credere di non poter riuscire ad abbandonare la propria ansia sino a quando non è stato svolto il adeguatamente il “rituale”. Quindi spesso, invece di mettere in atto i comportamenti compulsivi una sola volta dopo la comparsa del pensiero ossessivo, spesso chi soffre di questo disturbo si trova a ripetere i rituali più e più volte, sino a quando si è raggiunta la convinzione che il pericolo è stato evitato o fino a quando l’ansia correlata non è diminuita

Alcune volte ci sono delle connessioni ovvie tra ossessione e compulsione (ad esempio: le ossessioni di contaminazione e i rituali di lavaggio) altre volte il collegamento tra i due è invece più personale e dipendente dalle credenze e superstizioni della persona che soffre del disturbo (ad esempio: contare in un determinato modo o fino ad una determinata cifra potrebbe evitare che tu faccia del male ai tuoi cari). Alcuni esempi di associazioni comuni tra ossessioni e compulsioni sono:

  • Ossessioni di contaminazione e rituali di lavaggio;
  • Dubbi patologici e compulsioni di controllo;
  • Pensieri "magici" e rituali di neutralizzazione con "pensiero o comportamento opposto";
  • Pensieri violenti e rituali associati di verifica/controllo/sicurezza;
  • Pensieri di perversioni sessuali e rituali associati di rassicurazione.

Il disturbo ossessivo compulsivo può manifestarsi sia in età adulta che infantile. La maggior parte delle persone che ne soffre presenta i primi sintomi attorno ai 30 anni di età. Gli uomini in genere manifestano i sintomi più precocemente delle donne, quindi in infanzia e adolescenza il disturbo è più frequente negli uomini che nelle donne. Negli adulti invece il disturbo non ha una particolare prevalenza in un genere rispetto che all'altro. Visto che lievi sintomi ossessivi sono comuni tra la popolazione sana, non viene formulata una diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo a meno che le ossessioni e le compulsioni interferiscano con la tua vita quotidiana o ti impediscano di condurre attività od occupazioni che tu desideri svolgere. Gli studi epidemiologici mostrano che in genere lo 0.5% della popolazione adulta ha un disturbo ossessivo compulsivo: una persona ogni 200. Una volta che soffri di disturbo ossessivo-compulsivo, è estremamente raro che tu riesca a liberartene senza un appropriato trattamento. Quindi, se ti riconosci in alcuni dei sintomi indicati sopra, è indicato che tu ci contatti il prima possibile. È necessario però soffermarsi su un particolare a cui abbiamo accennato qualche riga più su. È estremamente comune che chiunque abbia alcuni pensieri intrusivi: può succedere che sulla banchina di una stazione si venga improvvisamente assaliti dal pensiero “oddio, e se mi gettassi sotto il treno?”. Oppure sulla cima di un alto edificio essere pervasi dal timore di potersi gettare nel vuoto. Questi pensieri disturbanti però, nelle persone che non soffrono di questo disturbo, seguono il destino di ogni altro pensiero che attraversa la nostra mente: passano e vengono sostituiti da altri pensieri senza che quasi ce ne si accorga.

Due soli tipi di trattamento hanno dimostrato scientificamente di aiutare le persone a superare il disturbo ossessivo compulsivo. Uno è la terapia cognitivo-comportamentale (di seguito chiamata anche “CBT”), e l'altro è l'utilizzo di una terapia farmacologica che preveda l'utilizzo di farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI).

Lo studio VivaMente propone, dopo una accurata valutazione diagnostica iniziale, un trattamento psicologico per il disturbo ossessivo compulsivo che segue i più aggiornati protocolli della terapia cognitivo-comportamentale.

La terapia consiste prevalentemente in una tecnica chiamata "esposizione graduale con prevenzione della risposta": questo significa imparare a confrotnarsi con le tue paure senza dover lavare, pulirsi, controllare, rassicurarsi o senza dover fare qualsiasi compulsione che in questo momento tu ti senta obbligato a fare. Per raggiungere questo obbiettivo sono necessari diversi passaggi. Il primo di questi sarà quello di riconoscere il legame tra ossessioni, compulsioni ed ansia. Il secondo sarà quello di capire cosa succeda quando tu provi a resistere ad una compulsione. Una volta compreso il funzionamento del tuo disturbo sarai pronto ad allenare nuovi comportamenti, che poco per volta diventeranno sempre più facili e lentamente sostituiranno le tue vecchie abitudini, fino a quando queste non ti provocheranno più ansia.

Gli studi di efficacia hanno dimostrato che circa il 70% delle persone che soffre di disturbo ossessivo compulsivo risponde molto bene alle tecniche proposte dalla terapia cognitivo-comportamentale e riporta che i propri sintomi sono molto migliorati dopo il trattamento. La riduzione media della gravità dei sintomi attraverso la terapia farmacologica è invece solo del 50%. Quindi, si ha una maggiore possibilità di superare un disturbo ossessivo compulsivo con la CBT che con i farmaci. È importante inoltre ricordare che con la CBT il miglioramento continua e persiste dopo la conclusione del trattamento. Questo semplicemente perché avete imparato nuovi modi di affrontare la vostra difficoltà!

Vuoi saperne di più? Ti invitiamo a fissare un appuntamento con il Dr. Lorenzo Caffi per l’iniziale processo diagnostico della tua specifica difficoltà. Il Dr. Caffi lavorerà con te per identificare le tue specificità individuali e assicurerà che tu venga affidato ad uno specialista dello studio adeguato ad esse per personalità, stile di lavoro ed esperienza.

Per fissare un primo colloquio ed iniziare il processo diagnostico puoi contattare lo studio al numero 0382 20087, scriverci una mail a info@vivamente.pro oppure semplicemente completare il modulo sottostante e attendere di essere da noi ricontattato nelle successive 24 ore.