Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (abbreviato nel testo in DOC) è un disturbo d’ansia caratterizzato pensieri intrusivi e indesiderati, chiamati “ossessioni” e rituali mentali o comportamentali, chiamati “compulsioni”.
Alcune volte ci sono delle connessioni ovvie tra ossessione e compulsione (ad esempio: le ossessioni di contaminazione e i rituali di lavaggio) altre volte il collegamento tra i due è invece più personale e dipendente dalle credenze e superstizioni della persona che soffre del disturbo (ad esempio: contare in un determinato modo o fino ad una determinata cifra potrebbe evitare che tu faccia del male ai tuoi cari). Alcuni esempi di associazioni comuni tra ossessioni e compulsioni sono:
- Ossessioni di contaminazione e rituali di lavaggio;
- Dubbi patologici e compulsioni di controllo;
- Pensieri "magici" e rituali di neutralizzazione con "pensiero o comportamento opposto";
- Pensieri violenti e rituali associati di verifica/controllo/sicurezza;
- Pensieri di perversioni sessuali e rituali associati di rassicurazione.
Il disturbo ossessivo compulsivo può manifestarsi sia in età adulta che infantile. La maggior parte delle persone che ne soffre presenta i primi sintomi attorno ai 30 anni di età. Gli uomini in genere manifestano i sintomi più precocemente delle donne, quindi in infanzia e adolescenza il disturbo è più frequente negli uomini che nelle donne. Negli adulti invece il disturbo non ha una particolare prevalenza in un genere rispetto che all'altro. Visto che lievi sintomi ossessivi sono comuni tra la popolazione sana, non viene formulata una diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo a meno che le ossessioni e le compulsioni interferiscano con la tua vita quotidiana o ti impediscano di condurre attività od occupazioni che tu desideri svolgere. Gli studi epidemiologici mostrano che in genere lo 0.5% della popolazione adulta ha un disturbo ossessivo compulsivo: una persona ogni 200. Una volta che soffri di disturbo ossessivo-compulsivo, è estremamente raro che tu riesca a liberartene senza un appropriato trattamento. Quindi, se ti riconosci in alcuni dei sintomi indicati sopra, è indicato che tu ci contatti il prima possibile. È necessario però soffermarsi su un particolare a cui abbiamo accennato qualche riga più su. È estremamente comune che chiunque abbia alcuni pensieri intrusivi: può succedere che sulla banchina di una stazione si venga improvvisamente assaliti dal pensiero “oddio, e se mi gettassi sotto il treno?”. Oppure sulla cima di un alto edificio essere pervasi dal timore di potersi gettare nel vuoto. Questi pensieri disturbanti però, nelle persone che non soffrono di questo disturbo, seguono il destino di ogni altro pensiero che attraversa la nostra mente: passano e vengono sostituiti da altri pensieri senza che quasi ce ne si accorga.
Due soli tipi di trattamento hanno dimostrato scientificamente di aiutare le persone a superare il disturbo ossessivo compulsivo. Uno è la terapia cognitivo-comportamentale (di seguito chiamata anche “CBT”), e l'altro è l'utilizzo di una terapia farmacologica che preveda l'utilizzo di farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI).
Lo studio VivaMente propone, dopo una accurata valutazione diagnostica iniziale, un trattamento psicologico per il disturbo ossessivo compulsivo che segue i più aggiornati protocolli della terapia cognitivo-comportamentale.
La terapia consiste prevalentemente in una tecnica chiamata "esposizione graduale con prevenzione della risposta": questo significa imparare a confrotnarsi con le tue paure senza dover lavare, pulirsi, controllare, rassicurarsi o senza dover fare qualsiasi compulsione che in questo momento tu ti senta obbligato a fare. Per raggiungere questo obbiettivo sono necessari diversi passaggi. Il primo di questi sarà quello di riconoscere il legame tra ossessioni, compulsioni ed ansia. Il secondo sarà quello di capire cosa succeda quando tu provi a resistere ad una compulsione. Una volta compreso il funzionamento del tuo disturbo sarai pronto ad allenare nuovi comportamenti, che poco per volta diventeranno sempre più facili e lentamente sostituiranno le tue vecchie abitudini, fino a quando queste non ti provocheranno più ansia.
Gli studi di efficacia hanno dimostrato che circa il 70% delle persone che soffre di disturbo ossessivo compulsivo risponde molto bene alle tecniche proposte dalla terapia cognitivo-comportamentale e riporta che i propri sintomi sono molto migliorati dopo il trattamento. La riduzione media della gravità dei sintomi attraverso la terapia farmacologica è invece solo del 50%. Quindi, si ha una maggiore possibilità di superare un disturbo ossessivo compulsivo con la CBT che con i farmaci. È importante inoltre ricordare che con la CBT il miglioramento continua e persiste dopo la conclusione del trattamento. Questo semplicemente perché avete imparato nuovi modi di affrontare la vostra difficoltà!
Vuoi saperne di più? Ti invitiamo a fissare un appuntamento con il Dr. Lorenzo Caffi per l’iniziale processo diagnostico della tua specifica difficoltà. Il Dr. Caffi lavorerà con te per identificare le tue specificità individuali e assicurerà che tu venga affidato ad uno specialista dello studio adeguato ad esse per personalità, stile di lavoro ed esperienza.
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