Riabilitazione Neuropsicologica

Una persona a te cara ha da poco riportato un danno cerebrale a seguito di un ictus, un trauma o un altro infortunio? Dopo la fase di ricovero ospedaliero non sai a chi rivolgerti per proseguire il percorso di riabilitazione cognitiva? L’attenzione o la memoria non sono più come prima e fanno brutti scherzi? Il linguaggio non è più fluido oppure si fa fatica a trovare le parole? Dopo l’infortunio si notano comportamenti strani o bizzarri?

Riabilitazione neuropsicologica dei disturbi cognitivi

Le lesioni cerebrali provocate da ictus, trauma cranico, ipossia cerebrale possono produrre una moltitudine di sequele invalidanti. Spesso ci si rivolge al fisioterapista per riabilitare le funzioni motorie ma capita di dimenticarsi delle sequele cognitive, emotive e comportamentali. Il ritorno alla quotidianità dopo una lesione cerebrale può essere accompagnato dai sintomi più particolari. Innanzitutto la persona può essere inconsapevole dei propri disturbi, genuinamente incapace di riconoscere di essere cieca o paralizzata. Può essere poi incapace di riconoscere le emozioni proprie o altrui, oppure avere improvvisamente un carattere totalmente modificato rispetto al passato: irascibile, disinibito oppure estremamente depresso. Il paziente può essere incapace di riconoscere i volti delle persone: non riconoscerà nemmeno i propri parenti se non per il timbro della loro voce. Oppure avere la completa incapacità di esplorare una metà dello spazio personale o circostante: la persona si rade metà del volto, mangia metà del piatto, legge solo la metà di un testo. Il paziente può avere inoltre un disturbo del linguaggio. Infine possono insorgere i più classici problemi di memoria: incapacità a ricordare cose passate o a memorizzare nuove informazioni.

A queste sovente si accompagnano, sia nell'infortunato che tra i suoi cari, difficoltà di accettazione e adattamento alla nuova imposta condizione di vita. La patologia genera frequentemente anche un grave impatto sul contesto familiare, creando confusione e difficoltà nell'accettare che il proprio caro non sia più uguale a prima. Inoltre, ci si domanda come poter sostenere la persona cara nello svolgimento delle attività quotidiane o come relazionarsi e comportarsi a fronte di a comportamenti che possono risultare socialmente inadeguati.

Dopo la prima fase di ospedalizzazione, spesso permangono tali difficoltà e ci si domanda come poter favorire il reinserimento familiare, sociale, scolastico e lavorativo della persona lesa. La riabilitazione neuropsicologica è una modalità di trattamento indirizzata a due principali obiettivi. La riabilitazione restaurativa aiuta il paziente a recuperare le funzioni cerebrali che sono state deteriorate. Questo è il primo approccio enfatizzato, utilizzato sino a quando risulta evidente che il paziente ha raggiunto un plateau oppure ha recuperato interamente il livello di funzionamento precedente il disturbo. La riabilitazione compensativa aiuta invece il paziente a convivere e a compensare i deficit che probabilmente saranno permanenti, lavorando anche sull'accettazione psicologica del cambiamento.

Tu e la persona a cui vuoi bene non siete soli

Il numero di persone che ogni anno subisce eventi cerebrali di natura traumatica è in costante aumento, tanto che le gravi cerebrolesioni rappresentano una delle principali cause di disabilità fisica, cognitiva e psicologica ed una delle più importanti limitazioni alla partecipazione sociale nelle persone in giovane età. In Italia, si può ritenere che vi siano circa 10-15 nuovi casi l’anno ogni 100mila abitanti.

La buona notizia è che un programma individualizzato di riabilitazione cognitiva può favorire un potenziamento delle abilità cognitive residue ed un incremento di autonomia, adattamento e generale qualità di vita, tanto della persona lesa quanto dei suoi familiari.

I terapisti dello studio VivaMente sono stati formati per comprendere i cambiamenti nel pensiero, memoria ed emozioni che possono occorrere in conseguenza di lesioni neurologiche, problematiche evolutive o decadimento cognitivo. Attraverso un processo testistico e diagnostico il terapista identifica gli specifici punti di forza e di debolezza del paziente, fornendogli successiva restituzione, supporto psicologico e conoscitivo ai suoi famigliari ed un utile know-how aggiuntivo agli specialisti di area neurologica che lo hanno in carico. Una volta completato il processo diagnostico, viene formulato un progetto riabilitativo individualizzato in modo da raggiungere gli obiettivi specifici concordati con il paziente.

Una valutazione psicologica delle funzioni cognitive può aiutare a individuare le specifiche difficoltà e a favorire la creazione di un programma riabilitativo individualizzato

Attraverso un’accurata valutazione del funzionamento delle principali funzioni cognitive della persona, ovvero di orientamento, linguaggio, attenzione, memoria e ragionamento, è possibile identificare specifiche difficoltà e funzioni preservate a seguito dell’evento morboso. Sulla base di tale valutazione, il terapista mette a punto un programma di esercizi di stimolazione cognitiva, finalizzato a potenziare proprio quelle aree di vulnerabilità riscontrate. Come? Sfruttando la naturale capacità del cervello di farsi carico di funzioni che altre aree cerebrali, danneggiate, non sono più in grado di compiere.

Con la riabilitazione neuropsicologica vengono insegnate in seduta specifiche strategie di compenso dei deficit individuati, strategie che vengono poi generalizzate al generale ambiente di vita della persona.

Adattarsi ad una nuova condizione di vita

Accettare che il proprio caro non sia più la persona di prima, che non goda più di piena autonomia, non è facile. Talvolta è proprio la non accettazione della rinnovata condizione esistenziale quella che ci impedisce di cogliere i comportamenti corretti da mettere in atto al fine di sostenere e favorire un nuovo adattamento alla vita di tutti i giorni.

Il team di professionisti di VivaMente può aiutare te e il tuo familiare nel porre le basi per un nuovo inizio, senza dover rinunciare all'idea di un futuro soddisfacente per entrambi. Parallelamente alla messa a punto di un intervento specifico di natura neuroriabilitativa per il tuo parente, è possibile avviare un percorso di sostegno a coloro i quali se ne prendono cura quotidianamente. Come familiare, riceverai aiuto per sviluppare una struttura di intervento, adeguare la routine domestica ed apprendere le migliori strategie per supportare adeguatamente la persona cara. Avrai a disposizione dei veri e propri strumenti di lavoro ed uno spazio in cui ricevere il giusto sostegno a fronte di un’esperienza emotivamente impegnativa e dolorosa ma che diventerà poco per volta più gestibile.

Hai ancora timori, dubbi e domande sull'argomento?

La partecipazione tempestiva ad un programma di riabilitazione neuropsicologica può prevenire lo stabilizzarsi di deficit cognitivi e modalità comportamentali ed emotive disfunzionali che potrebbero rendere impossibile la conduzione di una vita soddisfacente per l’intero nucleo familiare. Stiamo parlando della salute di una persona a cui vogliamo bene! E della nostra!

I programmi riabilitativi hanno un tempo limitato e sono finalizzati all'insegnamento, sia alla persona lesa sia a coloro i quali se ne prendono cura, di adeguate strategie tese ad incrementare autonomia e qualità di vita. Ciò consente un significativo risparmio economico sul lungo periodo, evitando la cronicizzazione di comportamenti incompatibili con la conduzione di una vita sociale e la conseguente necessità di dover ricorrere a costose strutture riabilitative private o persone che si prendano cura del nostro familiare a pagamento.

Tornare a vivere dopo un incidente, un ictus o una malattia organica che ha colpito una persona a cui teniamo non è per niente facile. Ma far finta che tutto possa tornare come prima è controproducente e non può che creare ulteriori danni e ulteriore sofferenza. I professionisti di VivaMente possono darti una mano nel riconoscere e prendere consapevolezza delle emozioni difficili e dolorose che stai provando ed accompagnarti con delicatezza in un processo di accettazione di ciò che è successo e che, purtroppo, non può essere cancellato. La consapevolezza è il primo passo per poter riconoscere le difficoltà che la persona a cui vogliamo bene sta incontrando nel rientro a casa e per poterle trasmettere la nostra presenza, vicinanza ed il nostro aiuto concreto ed emotivo. Non lasciamo che si senta sola in questa difficile sfida!

p style="text-align:justify">Disorientamento, mancanza di consapevolezza delle proprie difficoltà di memoria o attenzione e disturbi emotivo-comportamentali, ostacolano notevolmente la possibilità di impegnarsi e ottenere risultati anche nei programmi di riabilitazione motoria. Se manca la consapevolezza del proprio disturbo, il nostro familiare potrebbe non avere nessuna voglia né riconoscere il senso dell’affrontare estenuanti e faticosi programmi fisioterapici per il recupero motorio. Se non riesce a ricordare da un giorno all'altro quanto insegnato dal fisioterapista, come possiamo aspettarci un miglioramento motorio?

Il funzionamento cognitivo è la base di ogni possibile recupero e benessere individuale. Non sottovalutarlo!

Ti invitiamo quindi a fissare un appuntamento con il Dr. Lorenzo Caffi per l’iniziale processo diagnostico della tua specifica difficoltà. Il Dr. Caffi lavorerà con te per identificare le tue specificità individuali e assicurerà che tu venga affidato ad uno specialista dello studio adeguato ad esse per personalità, stile di lavoro ed esperienza.

Per fissare un primo colloquio ed iniziare il processo diagnostico puoi contattare lo studio al numero (+39) 0382 20087, scriverci una mail a info@vivamente.pro oppure semplicemente completare il modulo sottostante e attendere di essere da noi ricontattato nelle successive 24 ore.